Antigua

Siamo arrivati ad Antigua il 19 Dicembre con un volo dalla Martinica che, come tutti i voli interni del Caribe, ha percorso un giro di giostra con multipli scali: primo Barbados, secondo Guadalupe.
Lo scopo del nostro trasferimento era raggiungere Erika e Stefano a bordo di Alexa, pronta per riprendere a navigare dopo due anni di riparazione. Perché Alexa, alias Barchettalove, è una delle rarissime sopravvissute all’uragano Irma del 2017 grazie ad un sistema di ancoraggio in banchina oggetto di analisi da parte delle compagnie assicurative, grazie a un pò di fortuna e grazie a troppe variabili che, di fronte ad un evento dove puoi solo sopravvivere, nessuno saprà mai prevedere. Alexa e’ una Alpa 36/38 del 1981, accogliente, confidenziale, comoda e pesante perché è una casa per vivere e una barca a vela per navigare.


L’ancoraggio è a Jolly Harbour, una grande insenatura ad Ovest che ospita il Marina ed un centro abitato attrezzato di ogni necessità con negozi e ristoranti, ville hollywoodiane a perdita d’occhio sulle colline e sulle spiaggie, villette con pontile privato affacciate al canale d’ingresso del marina.

La paradisiaca Antigua è un’isola opulenta, il turismo della costa non bada a spese, per noi un’attenta cambusa per una decina di giorni scarsi è costata 1200 dollari caribici, quindi 400 euro. La spesa media al ristorante è quella delle grandi occasioni in cui non si bada al portafoglio. Lo shopping è a misura dei ricchi billionari che la frequentano e molti VIP di fama internazionale tra cui Giorgio Armani, Berlusconi, Eric Clapton, Jhon Travolta hanno o hanno avuto, proprio qui, residenze faraoniche. E per il turismo di lusso le ville da sogno possono raggiugere un costo settimanale di affitto equivalente a un buon stipendio annuo italiano. Elettrodomestici e materassi vengono sostituiti a frequenze anche trimestrali per non rinunciare all’apparenza del nuovo impeccabile. Forse non è un caso che l’isola sia un paradiso anche fiscale.
Ma da vera contraddizione Antigua è anche un’isola povera con la popolazione locale nera che ha un passato di miseria e schiavitu’ e che vive di un proprio circuito commerciale, si muove con minivan affollati senza aria condizionata nè velluto, si veste coloratissima in un caldo umido appiccicoso tra instabili casette coloniali in legno e banchetti improvvisati di frutta tropicale e street food fritto.

Assoluti protagosisti dell’isola sono le numerosissime spiaggie ed il mare dai colori abbaglianti, sabbia bianca ed acqua azzurra. L’isola è un paradiso per gli occhi, ma noi siamo concentrati a lavorare su Alexa per prepararla alla navigazione.

Trascorriamo qui il Natale ad una numerosa tavolata di amici Italiani che qui vivono e lavorano, preparando un menu che possa avvicinarsi ai lontanissimi sapori della cucina italiana di questi giorni: polenta al ragu’, carne alla griglia, mascarpone. Ovazione quando sono comparsi sulla tavola del Parmigiano Reggiano ed un salame nostrano in un’isola dove i sapori sono anglo-americani ad anni luce dalle meraviglie culinarie italiane.

Si inaugura il 2020 con la partenza per English Harbour, porto naturale nel sud di Antigua e base storica della flotta inglese, sede dell’insediamento dell’ammiraglio Nelson, ora patrimonio Unesco. Qui ritroviamo, ancorati proprio accanto a noi Giada e Gianluca, una coppia di viaggiatori in barca a vela in giro per il mondo che avevamo conosciuto a Fuerteventura nel nostro primo trasferimento in barcastop (qui l’articolo). Due soli giorni, tempo di fare i documenti del check out e si ripate per Barbuda, prima delle tappe che ci condurrà lentamente verso Cuba .

Lascia un commento

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...